Adeguamento e potenziamento dell’impianto di depurazione di Vazzola con integrazione della potenzialità a 7.000 A.E.

Importo complessivo dell’opera: € 2.500.000,00 (IVA esclusa)

Motivazioni ed obiettivi dell’opera

Il presente progetto si riferisce agli interventi di adeguamento funzionale ed ampliamento del depuratore a servizio della fognatura comunale di Vazzola (TV).
Il depuratore di Vazzola ha attualmente una potenzialità di targa di 4.000 A.E. e una filiera di trattamento che ha oramai raggiunto i suoi limiti progettuali. In particolare al momento della sua realizzazione non era stata concepita alcuna sezione per il trattamento dei carichi di azoto e di fosforo; inoltre le unità operative esistenti non sono in grado di assolvere a pieno alla propria funzione in quanto alcune di esse risultano sottodimensionate rispetto alle effettive esigenze.
Per poter garantire il rispetto dei limiti previsti dalla normativa e il servizio anche nelle aree di espansione nei prossimi anni, il progetto prevede un adeguamento funzionale e l'ampliamento fino a una potenzialità di 7.000 A.E..

Descrizione degli interventi

Per la realizzazione delle nuove volumetrie, come già individuato nel progetto preliminare, risulta necessario utilizzare l’area limitrofa dell’ex piazzola ecologica. Con il progetto definitivo è stata individuata una ulteriore porzione di terreno di proprietà comunale, posta a sud-est, che risulta necessaria per garantire adeguati spazi di manovra e facilitare la fase di costruzione delle nuove opere.

Gli interventi di progetto prevedono di demolire alcune unità operative della filiera di processo esistente, non più funzionali, al fine di consentire il recupero di aree da adibire a nuove sezioni di trattamento dell’impianto.

I principali interventi per quanto riguarda la linea acque prevedono:

• sostituzione della griglia fine esistente con una griglia grossolana autopulente e adeguamento della stazione di sollevamento;

• installazione di una nuova griglia fine automatica;

• realizzazione di un nuovo comparto di dissabbiatura-disoleatura e di un nuovo ripartitore di portata a valle dei pretrattamenti;

• realizzazione di un nuovo comparto biologico a fanghi attivi, il cui schema impiantistico prevede la ripartizione dei flussi su n.2 nuove linee indipendenti (denominate 1 e 2) funzionanti secondo il processo avanzato a Cicli Alternati;

• realizzazione di un locale per l'alloggiamento delle nuove soffianti e dei nuovi quadri elettrici;

• realizzazione di una nuova vasca di sedimentazione secondaria a pianta circolare con relativo pozzo fanghi e pozzo schiume in grado di trattare il 55% dei carichi influenti;

• rifacimento del comparto di disinfezione finale con sistema di dosaggio di acido peracetico.

Per il potenziamento della linea fanghi viene previsto:

• adeguamento del comparto biologico esistente a stabilizzazione dei fanghi di supero predisposta per un funzionamento in discontinuo con fasi alterne ossiche/anossiche così da ridurre drasticamente i consumi energetici e un maggiore ispessimento dei fanghi stabilizzati;

• realizzazione di un comparto adibito alla disidratazione dei fanghi di supero con installazione di pressa-vite completa di una stazione per la preparazione del polielettrolita e un sistema di trasporto del fango disidratato.

Viste le nuove potenze in gioco e i limiti della rete elettrica di bassa tensione, viene prevista una nuova consegna di energia elettrica in MT.

Soggetto attuatore

Il soggetto attuatore di secondo livello dell’opera è la Piave Servizi S.p.A. con sede a Codognè (TV), affidataria “in house” della gestione del Servizio Idrico Integrato da parte dell’A.A.T.O. (oggi Consiglio di Bacino) “Veneto Orientale”.