Piave Servizi nella TOP 10 nazionale di Arera per il terzo biennio consecutivo

Piave Servizi si conferma tra i top player del servizio idrico integrato in Italia, primo operatore in Veneto
L’azienda premiata da ARERA per la qualità tecnica del servizio.

Piave Servizi si conferma tra i top player del servizio idrico integrato in Italia, conquistando per il terzo biennio consecutivo un posto nella Top 10 nazionale per la qualità tecnica. Lo ha certificato l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), che nei giorni scorsi ha pubblicato la nuova graduatoria nazionale TOPSIS per il biennio di valutazione, assegnando a Piave Servizi il 9° posto assoluto su centinaia di gestori attivi nel Paese.

Un risultato di assoluto rilievo, che riconosce l’eccellenza dell’azienda lungo tutta la filiera del servizio idrico – dalla continuità dell’erogazione alla depurazione – e che si tradurrà in una premialità economica superiore al milione di euro.

Il valore di questo posizionamento risalta ancora di più se si considera che solo 19 gestori hanno raggiunto la soglia di eccellenza tecnica a livello nazionale. Tra questi, 5 sono veneti, confermando la solidità e la visione strategica del modello Veneto, rappresentato da Viveracqua: una rete di imprese pubbliche che ha fatto della cooperazione e della sinergia territoriale un esempio virtuoso di buona gestione, investimenti mirati e innovazione industriale.

Il riconoscimento ottenuto da Piave Servizi è frutto di un lavoro costante e di una chiara visione strategica. Pur non essendo una grande multiutility, la società si distingue per la capacità di competere ad armi pari con i principali player nazionali, diventando punto di riferimento anche per loro.

L’analisi condotta da ARERA si basa su sei macro-indicatori, che valutano la performance tecnica dei gestori nel biennio. Piave Servizi ha ottenuto la premialità su quattro indicatori chiave: M2 – Interruzioni del servizio, che conferma l’efficienza nella gestione delle emergenze e la continuità dell’erogazione; M4 – Adeguatezza del sistema fognario, che attesta l’efficacia degli interventi e delle manutenzioni; M5 – Qualità del processo depurativo e gestione dei fanghi, indice della sostenibilità e del controllo ambientale; M6 – Qualità dell’acqua depurata, che premia l’impegno per la tutela dell’ambiente e delle risorse naturali.

“Questo risultato – commenta il presidente di Piave Servizi, Alessandro Bonet – è la dimostrazione che anche una realtà come Piave Servizi, radicata nel territorio e orientata al miglioramento continuo, può essere un modello di riferimento a livello nazionale. Il nostro successo nasce da persone competenti, da scelte lungimiranti e da una forte cultura industriale. Siamo orgogliosi di portare il nome del nostro territorio tra le eccellenze italiane del servizio idrico. Il piazzamento nella Top 10 nazionale non è solo un indicatore tecnico, ma anche un riconoscimento alla qualità del governo societario, alla professionalità diffusa e alla capacità di innovare, senza perdere di vista i valori pubblici e locali che contraddistinguono la società. Piave Servizi continuerà a investire per garantire un servizio sempre più efficiente, sostenibile e resiliente, mantenendo gli standard raggiunti e mirando a miglioramenti ulteriori, in continuo dialogo con i cittadini e in confronto con le migliori pratiche del settore”.

Un impegno che riguarda anche la qualità contrattuale e i servizi al cittadino, attualmente in corso di valutazione da parte di ARERA. “Anche su questo fronte – aggiunge il presidente – ci aspettiamo un buon riconoscimento, frutto del lavoro fatto per rendere il nostro servizio sempre più vicino alle esigenze delle persone”.

A rendere ancora più significativo questo risultato è il contesto in cui si inserisce: l’istruttoria di ARERA è rigorosa, basata sui principi della “sunshine regulation”, che promuove la trasparenza, la responsabilizzazione dei gestori e la conoscenza pubblica delle performance. “Un approccio che valorizza chi, come Piave Servizi, punta sulla qualità reale, dimostrata con i fatti”, chiosa Bonet.