Niente mercurio nei 14 pozzi di Piave Servizi

Il presidente Bonet: “Il dato certificato da laboratori pubblici e privati”

Codognè – Casier. In merito all’esposto alla Procura della Repubblica presentato dal consigliere regionale Andrea Zanoni a proposito del presunto aumento dell’inquinamento da mercurio nelle falde acquifere dei Comuni di Quinto, Treviso, Preganziol e Casier, Piave Servizi Srl, la società che gestisce il servizio idrico integrato (acquedotto, depurazione e fognatura) per 39 Comuni della Marca tra i quali Casier e tre della provincia di Venezia, ricorda che l’elemento è assente nella propria rete acquedottistica e nell’acqua distribuita. A dimostrarlo ci sono, tra le altre, le recenti relazioni di analisi eseguite dall’Arpav su campioni d’acqua erogata dall’Azienda Servizi Pubblici Sile – Piave Spa (progenitrice di Piave Servizi) nel 2014 sulla rete acquedottistica dei Comuni di Casier, Roncade, Silea, San Biagio di Callalta e Monastier. Ancora più recenti sono i risultati ottenuti dalle analisi su campioni di acqua prelevati dalla centrale di Lanzago di Silea nell’aprile 2016 eseguite dal Laboratorio analisi chimiche Giusto Adriano – Servizi Ambiente di Oderzo.

La società che ha dato vita a Piave Servizi, del resto, era già intervenuta in prima persona a Dosson di Casier ampliando la rete idrica per risolvere un vecchio inquinamento da arsenico e mercurio di pozzi privati. Grazie a un ribasso d’asta di circa 120.000 euro ottenuto dopo il primo intervento anti arsenico, nel 2011 la società partecipata realizzò quasi un chilometro di condotta in via Collegio dei Palazzi, strada a cavallo tra i territori comunali di Casier (Dosson) e Preganziol. Alla tubazione si allacciarono le utenze che ne fecero richiesta, alcune a Dosson e altre (in accordo con Veritas, società competente per territorio) a Preganziol, estendendo così ai residenti la possibilità di usufruire del servizio pubblico.

“Piave Servizi Srl attinge a 14 pozzi di profondità compresa tra 55 e 236 metri su quattro diverse falde. Le analisi di Usl e laboratorio privato hanno evidenziato una presenza “non rilevabile” di mercurio, arsenico o altri composti” spiegano i tecnici del quartier generale di Piave Servizi, il cui presidente Alessandro Bonet invita gli utenti a servirsi con fiducia dell’acqua di casa: “Gli esiti delle analisi eseguite da enti certificati ci permettono di affermare che l’acqua erogata dai nostri pozzi e destinata all’uso domestico e alimentare è del tutto sicura, per cui esortiamo i nostri utenti a utilizzare senza timori l’acqua dei rubinetti di casa”.